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Chi siamo?

L’essenza degli insegnamenti dello yoga e’ il ricordare Chi siamo veramente e autenticamente. Questa e’ la grande domanda nello yoga: “Chi sono?”. 

Non e’ una risposta facile o che arriva dal giorno alla notte, solitamente: e’ semplice perché da un lato e’ ciò che siamo già nell’essenza, ma non e’ facile da veramente sperimentare immediatamente o senza una certa disciplina, perche’ a lungo ci siamo identificati con altro…

Si potrebbe erroneamente pensare di essere questa “persona” in questo “corpo” e quietarsi con questa “risposta temporanea”. Ma, il vero ricercatore, alla fine, non e’ proprio “quieto”, soprattutto inizialmente: e’ uno che si fa delle domande, che riflette, che ci prova, che non ha paura di sbagliare o di “cadere” e di continuare: una volta che trova suo cammino, poi, lo segue con dedizione e determinazione, più profondamente e infinitamente nella ricerca interiore…

Una volta che cominci a conoscere il proprio corpo, a partire delle asana (posture psicofisiche), praticando con consapevolezza e pazienza, guidati dal proprio respiro; il praticante riesci, piano piano, a sentire dove c’e più o meno conforto, e riesci ad osservare quali sono le più grandi sfide e i propri punti di fluidità e/o libertà…

Questa percezione non avviene solo a livello fisico: lo yogi e yogin (coloro che praticano yoga) iniziano a veramente “vedersi” realmente per quello che sono anche a livelli più profondi: mentali, emozionali, energetici, fino ad arrivare al livello più sottile dell’anima o del cuore: l’Essenza… 

Nel libro dei sutra di Patanjali, leggiamo: 1.14: “sa tu dīrgha kāla nairantarya satkārā ‘‘sevito dṛḍhabhūmiḥ”  che significa: “la pratica diventa saldamente radicata quando viene seguita con attenzione per lungo tempo, senza interruzioni e con profonda devozione (satkara)”. 

Così, a partire da questa autoconoscenza, che cresce quando la pratica e la meditazione sono più intense, profonde e frequenti, come dice sopra Patanjali; allora si, tutta la vita si trasforma poiché la “visione” del sadhaka o praticante yoga, diventa, piano piano, più chiara, presente, cosciente e trasparente. 

Questo processo, normalmente, e’ lento, graduale e anche doloroso: un po’ come la storia del bruco che diventa una bellissima farfalla… 

A mio vedere, nel percorso spirituale, questa trasformazione accade in maniera ancora più evidente e intensa; ci si rinasce con una frequenza veramente incredibile: a volte più lentamente, e’ vero, però, anche spesso, alla velocità della Luce, letteralmente… In un certo senso, riflettendoci ancora più profondamente, si potrebbe dire che ci si rinasce continuamente, quotidianamente, addirittura ad ogni respiro…

Ci si rende conto anche che ogni volta che qualche “farfalla” dentro a noi vola libera; rapidamente altri “bruchi” appaiono con tutto il bisogno della nostra attenzione, accoglimento e amore. 

Sviluppiamo così la fede e la “resa Divina” o “Isvara Pranidhana” ; con la certezza che la metamorfosi avvera’ e che tutto si chiarirà nuovamente…

La verita’ e’ che siamo esseri Divini e immortali (Purusha); allo stesso tempo, siamo natura e ciclicità (Prakritti): a volte abbiamo momenti apparentemente “fermi” (quando qualcosa interiormente sta avvenendo); poi, arrivano le “onde” che si manifestano –  a volte piccole, altre come dei “tsunamis” – e, dopo la tempesta; ecco la Luce, la espansione, la creazione, la rivelazione Divina e la comprensione del perché di tutto quel movimento e dolore necessario , anteriormente… e così, si continua, fino all’infinito…

Per questo, secondo il mio punto di vista, nel percorso spirituale, gli insegnamenti più potenti e veri sono: rimaniamo nella presenza, nell’ascolto, non lasciamoci prendere dallo sconforto e dai momenti meno brillanti dove ci sono più movimenti interiori che esteriori… Lasciamoci andare e vivere ciò’ che e’ adesso, questo instante… Cerchiamo di rimanere “VIVI”, con tutte le nostre cellule, davvero sperimentando, con totale attenzione insieme alla resa al Divino, ogni istante: facendo del nostro meglio, e abbandonandoci a ciò’ che e’; senza mai desistere… Continuiamo ad agire con il nostro cuore, sia nella vita che nella pratica yoga e meditazione, prendendo dei momenti per veramente ascoltare, silenziare, guardarci dentro e accettare qualunque momento sia: questo ci farà coltivare la pazienza, la calma, la comprensione più ampia e, di conseguenza, ci cambierà la vita, su ogni angolo.

La verità è che la maggior parte di noi, non si rende nemmeno conto di stare costantemente cercando Se’ stessi al di fuori di Se’ stessi…… Erroneamente ci si spera trovare questa felicita’ (che e’ l’auto-realizzarsi), mettendo tutta la fede nelle cose del mondo, nella conoscenza esterna, nella fama, nei soldi e nelle relazioni con gli altri… Lo yoga e la meditazione non sono pratiche per “scappare” dalle responsabilità mondane e nemmeno parlano di repressione dei godimenti della vita: la pratica yogica viene integrata ad una vita armonica, naturale, non violenta e di proposito. 

Allo stesso tempo, il percorso spirituale ci incoraggia a dipendere sempre di più dai nostri atteggiamenti interiori piuttosto che dalle circostanze esterne; così come dice bellamente Yogananda: 

“La libertà dell’uomo è definitiva ed immediata se così egli vuole; essa non dipende da vittorie esterne ma interne.”

Quando vi sentite tristi o sconfortati, ricordatevi che non siete soli, e soprattutto ricordate Chi siete, nell’essenza attraverso la meditazione.

Lascio qui questa ispirazione magnifica del Maestro Yogananda che spero siano di aiuto in questa memoria:

“Voi siete tutti dèi, ma non lo sapete. Il mare della presenza di Dio è dietro l’onda della vostra coscienza. Dovete cercare dentro di voi. Non concentratevi sulla piccola onda del corpo con tutte le sue debolezze, guardate oltre. Chiudete gli occhi e vedrete intorno a voi l’onnipresenza. Voi siete al centro di questa sfera e non appena innalzate la coscienza al di sopra del corpo e delle sue esperienze, vi rendete conto che la sfera è permeata della gioia e della beatitudine infinite che illuminano le stelle e danno forza al vento e alle tempeste. Dio è la sorgente di tutte le nostre gioie e di tutta la natura…

Svegliatevi dalle tenebre dell’ignoranza. Avete chiuso gli occhi nel sonno dell’illusione. Svegliatevi! Aprite gli occhi e vedrete la gloria di Dio, l’immenso orizzonte della luce di Dio che si diffonde su tutte le cose. Vi sto consigliando di essere divinamente realisti, e troverete in Dio la risposta a tutte le vostre domande.”

Felice pratiche e vita, nel continuum ricordo del Se’…

Namaste
Raquel Bhavani
www.premakriyayoga.com