Dharma – Cosa significa? Come possiamo scoprire cosa veramente siamo venuti a fare qui sulla terra… Qual è il nostro scopo? Che missione abbiamo in questo mondo? È possibile esprimere creativamente i nostri talenti naturali e vivere in questo stato di grazia e libertà?
In questo momento difficile e storico che siamo incarnati, se c’e’ qualcosa che mi fa vivere bene la vita sul pianeta terra e’ il fatto di mantenermi focalizzata in ciò che amo fare e che e’ di grande supporto per me e anche agli altri.
Quando sentiamo che una azione o un abitudine ci fa sentire bene, ci nutre, ci viene naturale, e’ fluida, ed e’ anche di benefici fisici, mentali, emozionali e/o spirituali agli altri; questa vieni chiamata “azione dharmica” o “giusta azione”, “azione allineata alla volontà Divina o se preferisci, alla giustizia Universale”.
Alcune persone hanno una maggior facilita’ in servire pulendo, organizzando, costruendo, cucinando; altri ballando, avendo il lavoro di “insegnante” e “professore”, scrivendo, poetizzando, filosofando, pitturando, cantando, suonando, attuando; altri ancora come avvocati, amministratori e lavorando con i numeri; ci sono quelli che curando gli altri come infermiere o medici; e, grazie a Dio, c’è un gruppo di persone cha ha deciso di occuparsi delle piante, degli animali e sono veterinari, biologi, botanici o ecologisti… Come possiamo pensare che qualunque di queste azioni sia più o meno essenziale dell’altra?
Secondo mia umile visione, ogni ruolo e’ unico, sono tutti complementari e si aiutano a vicenda: forse uno ha una voce bellissima ma non potrebbe scrivere un opera; oppure qualcuno ha tanta forza, flessibilità e grazia ma magari non avrebbe la creatività sufficiente per creare una coreografia. Un altro ancora può avere il potere, i soldi e la leadership – e se riescono ad avere questo ruolo con altruismo ed etica, anche questo e’ dharmico – ed altri possono sentirsi totalmente pieni e gioiosi come genitori o piantando alberi. Chi e’ più importante?
Certamente possiamo sempre e continuamente studiare e fare esperienze di ciò che non abbiamo mai fatto e anche provare a inserirci in più di un ruolo… Se sappiamo bene realizzare un compito, non vuole dire che non possiamo renderci utile e aperti ad imparare costantemente altri e sviluppare sempre di più sull’argomento che ci viene più naturale. Possiamo e dobbiamo espanderci; questa e’ anche la vita: una grande scuola costante in ogni campo. Allo stesso tempo, anche se ci approfondiamo su un argomento con totale dedizione, possiamo avere ancora più specializzazione in un assunto… Davvero: c’e qualche regola precisa sul “Dharma” aldilà di fare bene e del bene, come canali puri e trasparenti del Se’ e senza aspettativa? Credo di non…: soprattutto bisogna ascoltare il cuore ed allenare l’intuizione.
Tutte quelle azioni che vanno a contribuire all’armonia nel mondo donano un quadro più ampio e perfetto alla Vita: e per questo sono “dharmiche”. Ricordo anche che, nella filosofia dello yoga, parole, pensieri e intenzioni sono, anche queste, “azioni”…
E’ anche vero che, in qualunque momento della giornata, possiamo scegliere di vivere o non nel “Dharma”: quando si aiuta un anziano ad attraversare la via, ad esempio, questo e’ “Dharmico”… o se diamo l’acqua ad un cane con sete… o se puliamo la spiaggia togliendo la plastica… e così via… Ogni singolo momento e’ un opportunita’ di vivere nel “Dharma”, nella giustizia e leggi dell’evoluzione, oppure no.
Comunque, quello che volevo enfatizzare qui e’: l’importanza in trovare i nostri propri talenti naturali e veramente viverli, servire nel mondo con questa meraviglia che ci e’ stata donata e che abbiamo il dovere di esprimere nel mondo.
Un altro punto da enfatizzare è che non per forza il “Dharma” si trasforma nel nostro lavoro, ma può diventare. Anche questo aspetto e’ importante chiarire: magari uno potrebbe avere un’attività che lo aiuta a guadagnare la vita e nel tempo libero rivela la sua “vera natura” con la sua arte, servizio e espressione; altri hanno il “Dharma” integrale anche come “lavoro” . Interessante notare che ciò potrebbe diventare più o meno sfidante: fare ciò che ami e anche guadagnarsi “il pane di ogni giorno” non sempre è facilissimo… Ma, secondo la mia umile visione e esperienza: vale sempre la pena essere nel “dharma”: il dharma protegge, illumina e ci fa prosperare.
Lo yoga e’ uno strumento meraviglioso di auto-conoscenza e, di conseguenza, con la pratica costante e intensa, la pazienza, la presenza e la non aspettativa, con il tempo; questa disciplina va a fiorire la nostra creatività Divina, nella grazia, nella Luce. Questa manifestazione ci fa esprimere la nostra Bellezza nel mondo, che, a sua volta, ci dona grande Felicita’ e realizazzione.
Sopratutto ora credo che sia essenziale scoprire Chi siamo e vivere con un proposito elevante e illuminante.
Possiamo, tutti: noi siamo Quello.
Volete intraprendere questo percorso spirituale, di auto-conoscenza e basato in un amore incondizionato iniziando per noi stessi e di conseguenza espandendosi verso Tutto e Tutti…?
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Un caro saluto con affetto e Amore, Prema
Raquel Bhavani
“Non devi lasciare che la tua vita scorra nel modo ordinario; fai qualcosa che nessun altro ha fatto, qualcosa che abbaglierà il mondo. Mostra che il principio creativo di Dio opera in te.”
― Paramahansa Yogananda